Alla vigilia dell'incontro tra il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Mario Catania e le Regioni, che ha all'ordine del giorno la grande questione della siccità, ENPA Ente nazionale protezione Animali, LIPU e WWF rivolgono loro un appello:
«Consideriamo molto importante questo appuntamento anche per quanto riguarda la crisi della fauna selvatica, tema che chiediamo sia trattato in modo rigoroso ed approfondito. Le piogge di questi giorni non possono far dimenticare - come alcuni vorrebbero - le conseguenze di una lunghissima stagione di siccità e di incendi, che, in una sinergia devastante, hanno gravemente colpito il nostro patrimonio di biodiversità. Ora, chiediamo misure adeguate. La fauna selvatica, dice chiaramente la legge n.157/92, è patrimonio indisponibile dello Stato ed è tutelata nell'interesse della comunità nazionale ed internazionale. Occorre che lo Stato riprenda nelle proprie mani il diritto/dovere di questa responsabilità, che siano ristabiliti ruoli e competenze, che venga ripristinato il rispetto delle regole. E' assai grave che sia caduto nel vuoto l'invito del Ministro Catania alle Regioni a sospendere l'apertura anticipata della stagione venatoria. E' gravissimo che le Regioni abbiano ignorato il parere formale dell'ISPRA, l'autorità scientifica nazionale, per l'adozione di forti limitazioni alla caccia. E' paradossale che delle Province, che non hanno nessun potere in materia, abbiano respinto l'invito alla sospensione di un Presidente di Regione. Ci preoccupa fortemente la crisi della produzione agricola dovuta alla siccità e riteniamo più che giustificate le richieste di supporto rivolte allo Stato: ma non è accettabile che al riconoscimento della calamità del settore si contrapponga la negazione della crisi della fauna. Invochiamo dunque anche per gli animali selvatici, lo stato di calamità ed il posticipo della caccia fino al ristabilimento delle piene condizioni del recupero delle popolazioni selvatiche». (4 settembre)
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