L'Enpa lancia una campagna internazionale per contrastare la candidatura all'Oscar del film di Giuseppe Tornatore “Baaria”. L'uccisione gratuita e violenta del bovino all'interno del film lo rende disgustosamente inadatto a ricevere il premio. Tornatore ha scelto di compiere all'estero (in Tunisia), dove rimane impunito, un atto illegale in Italia dove il maltrattamento e l'uccisione sono punibili per legge. Baaria non rappresenta il nostro Paese e la sensibilità degli italiani. Non merita un riconoscimento prestigioso come l'Oscar. FIRMA ANCHE TU LA PETIZIONE ON LINE SU http://www.enpa.it/it/iniziative/baaria/Persone da tutto il mondo hanno aderito alla campagna promossa dall’Enpa per il boicottaggio internazionale di “Baarìa” ultimo film di Giuseppe Tornatore, candidato al premio Oscar. A indignare tantissimi intellettuali, ricercatori, giornalisti e cittadini, non solo italiani e non solo animalisti, è stata la scena che mostra l’uccisione “dal vivo” di un bovino. L’animale, pienamente cosciente, viene colpito in fronte con un punteruolo, traballa e si accascia tra atroci sofferenze. Fino il colpo di grazia: le recisione della giugulare, da cui copioso fuoriesce il sangue, e alla morte per dissanguamento. Ancora più grave, secondo l’Enpa, la scelta di non aver vietato il film ai minori di 14 anni, esponendo anche i più giovani a alla visione di immagini particolarmente scioccanti per la loro crudezza. Chiunque desiderasse aderire all’iniziativa e opporsi alla premiazione della pellicola con l’Oscar può firmare la petizione cliccando sul seguente link http://www.enpa.it/it/iniziative/baaria/. (6 ottobre) |