NUOVO SONDAGGIO IPSOS:
ITALIANI CONTRARI A DESTRA E SINISTRA
“PER IL 79% E’ DA VIETARE O RIDURRE FORTEMENTE”.
Ai candidati a Presidente della Regione Toscana, Rossi, Faenzi, Bosi, De Virgiliis, Palmisano: “Indirizzate o modificate i programmi di governo tutelando animali e natura”
Il 69% degli elettori si dichiara contrario o totalmente contrario ai candidati che proponessero regole a favore della caccia, e 4 elettori su 10 cambierebbero di conseguenza il loro voto. Anzi, l’89% vuole dai candidati un impegno politico e legislativo per aumentare le tutele per gli animali e la natura, con un 93% degli elettori Pdl-Lega e l’87% Pd-Idv.
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Per questo le associazioni, forti dei risultati di un sondaggio Ipsos, chiedono ai candidati a Presidente di Regione, Rossi, Faenzi, Bosi, De Virgiliis, Palmisano, di conoscere e indirizzare o modificare in tal senso il proprio Programma di governo regionale, favorendo politiche di tutela degli animali e della natura e di protezione e gestione del territorio in linea con la cultura ecologista ormai diffusa in ogni strato del Paese.
“Il sondaggio Ipsos su “Le opinioni degli italiani sulla caccia non lascia spazio a dubbi: il 79% dei cittadini considera la caccia una crudeltà da vietare o da regolare più rigidamente, mentre l’80% la vorrebbe vietare nei terreni privati senza l’autorizzazione del proprietario (il noto articolo 842 del Codice Civile). Ancora, l’84% degli italiani darebbe la licenza di caccia solo a 21 anni con ritiro ai 70, mentre l’86% è favorevole ad aumentare la distanza di divieto di caccia dalle case e dai sentieri degli escursionisti. Il 71% degli italiani chiede poi di limitare la stagione venatoria ai soli mesi di ottobre, novembre e dicembre e il 77% chiede il divieto assoluto di caccia gli uccelli migratori.
Nettissimo anche il dato relativo all’articolo 43 della legge Comunitaria, approvato in Senato e ora in discussione alla Camera, che permetterebbe l’estensione della stagione venatoria oltre gli attuali limiti 1 settembre – 31 gennaio. In questo caso la contrarietà è dell’81% degli italiani, che dunque si oppongono ad ogni ipotesi di allungamento della stagione di caccia, ad esempio ai mesi di agosto e febbraio.
“Si tratta di una maggioranza schiacciante e trasversale di cui i partiti e i gruppi politici dovrebbero prendere atto e se la parola “democrazia” ha ancora un valore nel nostro Paese, nella nostra Regione, la richiesta maggioritaria espressa dovrebbe costituirne l’essenza, l’impegno inderogabile, l’obiettivo morale. |